
Ci sono domande che iniziano a farsi spazio nella testa anche quando cerchi di metterle a tacere: “E se avessi sbagliato tutto?”, “Perché non riesco a motivarmi?”, “Ma davvero voglio fare questo per i prossimi anni?”.
Se stai leggendo questa pagina, forse è perché una parte di te ha già iniziato a chiedersi se la tua scelta universitaria sia davvero quella giusta.
La verità è che questo tipo di dubbi sono molto più comuni di quanto pensi e spesso rappresentano un primo passo verso una maggiore consapevolezza di te.
In questa guida troverai tutto quello che ti serve per capire se cambiare università è la decisione giusta per te e come farlo nel modo più semplice e consapevole possibile.
Ma prima di iniziare a darti tutti i consigli, voglio presentarmi:
Sono Ginevra Bizzarri founder di “Metodo Ginetica” e “Metodo Ginetica Academy”, un’azienda che si occupa di aiutare gli studenti di tutte le età, offrendo servizi di supporto allo studio e percorsi dedicati.
Sono laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche e la mia missione è quella di aiutare più studenti possibili a vivere lo studio con più serenità e consapevolezza, costruendo una metodo di studio efficace e personalizzato!

Quando può avere senso cambiare università
A volte non servono grandi segnali per capire che qualcosa non va. Basta svegliarsi ogni mattina con l’ansia di andare a lezione, passare ore su libri che sembrano scritti in una lingua sconosciuta o sentirsi fuori posto ogni volta che si entra in aula.
Se ti capita di pensare “forse ho sbagliato tutto”, sappi che non sei solo e che ci sono dei segnali che possono aiutarti ad accorgertene subito.
1. Mancanza di motivazione e disinteresse verso le materie
Uno dei segnali più evidenti che qualcosa non funziona è la perdita totale di entusiasmo.
Se le materie non ti stimolano, se studi solo per superare gli esami e non per imparare e se senti che ogni esame è una fatica insormontabile, è probabile che il corso che hai scelto non sia davvero allineato con i tuoi interessi.
Come dicevo, queste sensazioni sono molto comuni, pensa che oltre il 30% degli studenti italiani dichiara di aver avuto almeno una volta il dubbio di aver scelto il corso sbagliato, proprio a causa della scarsa motivazione e dell’incompatibilità con le discipline studiate (Censis, 2023).
Quindi se ti rivedi in questa prima situazione, sappi che sei in tempo per aggiustare la rotta.
2. Difficoltà a proiettarsi nel futuro professionale
Un altro elemento da non sottovalutare è la fatica a immaginarsi nel lavoro per cui il proprio corso dovrebbe preparare.
Se l’idea di passare i prossimi anni in un ambito che non ti appassiona ti mette ansia o tristezza, è un segnale da ascoltare. L’università non è solo un percorso teorico: è anche una scelta concreta verso il tuo futuro.
Se il futuro che intravedi non ti convince, forse è il momento di rimettere in discussione il presente.
3. Sensazione di tempo sprecato o scelta sbagliata
Molti studenti arrivano a metà del primo anno, o anche prima, con la sensazione di star buttando via tempo ed energie.
Questo può essere dovuto a una decisione presa in fretta, sotto pressione o basata su aspettative poco realistiche.
Sentirsi bloccati o disorientati non significa essere inadeguati, significa solo che forse serve un cambio di direzione. L’importante è riconoscerlo in tempo.
4. Non sei l’unico: normalizzare il dubbio
Cambiare idea non è un fallimento, ma un atto di consapevolezza. I dubbi fanno parte del percorso di crescita.
A riprova di ciò, ci sono dati che dimostrano come circa il 12% degli studenti italiani cambi ateneo o corso di laurea nei primi due anni, e moltissimi altri ci pensano senza poi concretizzare la decisione (Almalaurea, 2024).
Il cambiamento, quindi, se ragionato e basato su una valutazione onesta dei propri bisogni, può essere la scelta più saggia da fare.
Cosa valutare prima di decidere il trasferimento

Cambiare università non è una scelta da prendere d’istinto. È una decisione che va pensata, analizzata e costruita su basi solide. Prima di fare il grande passo, è importante fermarsi e capire davvero cosa ti aspetta e cosa lasci alle spalle.
Ecco cosa devi valutare per scegliere l’università giusta.
Esplora a fondo il piano di studi e i programmi del nuovo corso
Inizia analizzando nel dettaglio il piano di studi del corso che vorresti frequentare. Non limitarti ai titoli degli insegnamenti: scarica i programmi ufficiali, guarda i CFU (crediti formativi universitari) e confrontali con quelli che hai già sostenuto.
Valuta se gli argomenti ti interessano davvero, se ti ci vedi a studiarli per anni e se sono coerenti con il tipo di professionista che vuoi diventare. Questo confronto ti permetterà anche di stimare quanti esami potrebbero essere convalidati.
Guarda agli sbocchi professionali e chiediti: dove porta questo corso?
Non basta che le materie siano interessanti. Un corso di laurea è un ponte verso il mondo del lavoro: devi capire dove porta.
Verifica quali sono gli sbocchi professionali più comuni per chi si laurea in quel corso e chiediti se ti rispecchiano.
Leggi le testimonianze di ex studenti, guarda le statistiche di occupazione a 1 o 3 anni dalla laurea (puoi trovarle sul sito di Almalaurea) e rifletti se quel percorso può davvero aprirti le porte che desideri.
Confronta gli atenei: struttura, modalità, servizi e reputazione
Anche l’università conta, non solo il corso. Ogni ateneo ha il suo stile: alcuni sono più teorici, altri più pratici; ci sono realtà che puntano sull’internazionalizzazione, altre su laboratori e tirocini.
Considera la qualità della didattica, la reputazione, i servizi offerti (tutoraggio, Erasmus, placement), le modalità di esame e anche la posizione geografica.
Parla con studenti iscritti, leggi recensioni sui forum universitari, informati in modo critico.
Chiedi aiuto: orientatori, tutor e docenti possono fare la differenza
Non devi decidere tutto da solo. Ogni ateneo mette a disposizione servizi di orientamento che possono aiutarti a chiarire i dubbi e analizzare i pro e contro della scelta.
Puoi anche contattare direttamente i referenti del corso che ti interessa per chiedere informazioni su crediti, esami e possibilità di convalida.
Il confronto con chi lavora dentro il sistema universitario può farti vedere cose che da fuori non noteresti.
Tempistiche e finestre per il trasferimento o passaggio

Decidere di cambiare università è un processo che richiede attenzione anche sul piano burocratico.
Uno degli aspetti più importanti riguarda le tempistiche: ogni ateneo definisce finestre precise in cui è possibile fare domanda di trasferimento o passaggio di corso. Per questo motivo, muoversi in anticipo è fondamentale.
Non esiste una data unica valida per tutti: ogni università italiana stabilisce in autonomia il proprio calendario per ricevere le richieste di trasferimento.
In linea generale, molti atenei aprono la finestra principale tra luglio e settembre, ma ci sono differenze significative, oltre al fatto che alcuni atenei prevedono anche sessioni straordinarie invernali, ma con posti limitati.
In ogni caso, tieniti aggiornato sulle tempistiche specifiche dell’ateneo di tuo interesse.
In certi casi, può essere prevista una proroga oltre la finestra ufficiale, ma spesso è legata al pagamento di una sovrattassa.
È quindi importante leggere con attenzione i regolamenti dell’ateneo di destinazione per evitare di perdere la scadenza o dover sostenere costi aggiuntivi.
Infine, anche se le finestre sembrano lontane, il consiglio è quello di iniziare a raccogliere le informazioni e i documenti almeno 1 o 2 mesi prima.
Tra certificati di esami, programmi da allegare, richieste di nulla osta e moduli da compilare, il rischio è di ritrovarsi a correre contro il tempo.
Inoltre, molti atenei richiedono che la domanda venga valutata da una commissione didattica, e i tempi di risposta non sono sempre immediati. Meglio muoversi in anticipo per non compromettere l’intero anno accademico.
Vantaggi, svantaggi e rischi di cambiare università (quello che devi sapere)

Cambiare università può sembrare la soluzione ideale quando ci si sente fuori rotta, ma è importante fermarsi un attimo e valutare davvero cosa comporta, nel bene e nel male. Nessuna scelta è priva di conseguenze, e anche un trasferimento ben riuscito ha bisogno di essere pianificato con consapevolezza.
I vantaggi: ripartire con più chiarezza e motivazione
Uno dei principali benefici è la possibilità di iniziare un percorso più allineato con i propri interessi e obiettivi.
Quando scegli un corso che ti appassiona davvero, studiare diventa più sostenibile e il futuro professionale appare più chiaro.
Cambiare ateneo può anche significare trovare un ambiente più stimolante, una città che ti piace di più o un’università con servizi migliori.
Gli svantaggi: crediti persi e tempi allungati
Il rovescio della medaglia riguarda i possibili rallentamenti nel percorso di studi. Non tutti gli esami vengono riconosciuti, e può capitare di dover ripetere insegnamenti simili o sostenere esami extra.
Inoltre, potrebbero esserci differenze tra i piani di studio e la necessità di recuperare o riallinearsi con le nuove annualità può allungare i tempi della laurea.
È anche possibile che il nuovo corso non rispecchi del tutto le aspettative iniziali, soprattutto se la scelta è stata presa in fretta.
I rischi: sentirsi disorientati o dover ricominciare da zero
Cambiare università significa spesso anche cambiare città, amici, docenti, metodo di studio. L’impatto psicologico non va sottovalutato: lo spaesamento è normale e può portare stress, insicurezza o isolamento, soprattutto nei primi mesi.
Per questo è fondamentale non vedere il trasferimento come una “fuga”, ma come un passo consapevole, costruito su un reale desiderio di cambiamento.
Quindi, prima di compiere qualsiasi passo, prenditi il tempo per riflettere, non basarti solo su un momento di frustrazione, ma analizza concretamente vantaggi e svantaggi.
Fai una lista, confrontati con chi ha già affrontato un cambio simile, parla con tutor o orientatori. È proprio questa valutazione consapevole che rende un eventuale trasferimento un’opportunità e non una decisione impulsiva
Cosa fare subito se vuoi cambiare università

Se senti che è arrivato il momento di cambiare università, non aspettare che le cose si sistemino da sole. Ci sono azioni concrete che puoi fare fin da subito per orientarti e preparare il terreno a un eventuale trasferimento.
Anche se non sei ancora sicuro al 100%, iniziare il processo ti aiuterà a chiarirti le idee e ad avere tutti gli strumenti per decidere con consapevolezza.
Contatta la segreteria del tuo ateneo e di quello che ti interessa
Il primo passo è scrivere o recarti fisicamente in segreteria studenti della tua università per chiedere informazioni sul processo di trasferimento in uscita.
Chiedi cosa serve, quali moduli compilare, se è necessario un nulla osta, e quali documenti devono essere allegati.
Parallelamente, contatta anche l’università (o le università) che stai valutando. Chiedi se ci sono posti disponibili per trasferimenti, quali sono le scadenze e come viene valutata la carriera pregressa.
Raccogli la documentazione accademica
Inizia a raccogliere i certificati degli esami che hai sostenuto, i relativi CFU, i voti e, soprattutto, i programmi ufficiali degli insegnamenti.
Ogni ateneo valuta in autonomia se riconoscere o meno un esame, e avere i programmi dettagliati è fondamentale.
Prenota un colloquio con un tutor o un orientatore
Non sottovalutare l’importanza del confronto diretto con un tutor o un orientatore. In molte università sono disponibili gratuitamente colloqui individuali per aiutarti a capire se il corso che ti interessa è davvero in linea con le tue aspettative.
Puoi fare domande sulla didattica, sugli esami più complessi, sui possibili riconoscimenti, sulle prospettive lavorative e su eventuali criticità segnalate dagli studenti iscritti.
Fai una stima dei crediti riconoscibili
Anche se la valutazione ufficiale verrà fatta più avanti, puoi iniziare a confrontare autonomamente i CFU e i programmi tra il tuo corso attuale e quello di destinazione.
Questo ti darà un’idea di quanti esami potresti dover rifare e quanto potrebbe allungarsi (o meno) il tuo percorso. Alcuni atenei, offrono anche strumenti online per simulare la convalida degli esami.
Prendi una decisione informata, non affrettata
Fare tutto questo non significa che devi cambiare per forza, ma ti permette di farlo con lucidità.
Anche solo avviare il processo ti farà sentire più in controllo e ti darà nuove prospettive. Prepararsi in anticipo è il modo migliore per non trovarsi bloccati o costretti a scegliere in fretta quando le scadenze si avvicinano.
Conclusioni
Cambiare università può sembrare un salto nel vuoto, ma in realtà è un atto di responsabilità verso te stesso.
Ne ho parlato in un episodio dedicato del mio Podcast “Effetto Ginetica”, lo puoi ascoltare qui.
Non sei in ritardo, non stai fallendo: stai solo cercando la strada che ti somiglia di più.
E questo richiede coraggio. Se senti che quello che stai vivendo non ti rappresenta, che stai investendo energie in un percorso che non ti fa crescere o non ti fa stare bene, allora hai tutto il diritto di fermarti, ricalcolare e ripartire.
Prendere in mano la propria storia, anche quando significa riscriverla da capo, è una delle decisioni più potenti che puoi fare.
E oggi puoi iniziare.
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“Alla tua rivoluzione”
Ginevra




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