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Coaching e motivazione

Come sopravvivere alla maturità: strategie pratiche per arrivare preparato e tranquillo all’esame

di 16 Giugno 2025Nessun Commento9 min read

La maturità non è solo un esame, è un rito di passaggio. Un momento carico di aspettative, ansie, notti in bianco e domande esistenziali tipo “cosa ci faccio io qui?”.

Che tu sia uno stratega con il piano di studio pronto da mesi o uno di quelli che iniziano a sottolineare il manuale tre giorni prima, questa guida ti mostrerà come sopravvivere alla maturità e al caos.

Non troverai formule magiche, ma consigli concreti, metodi testati e strategie per affrontare ogni fase: dallo studio all’orale, passando per il panico, la stanchezza e la voglia di mollare tutto.

Se stai cercando un aiuto per non perdere la testa e arrivare lucido alla fine, sei nel posto giusto.

Ma prima di iniziare a darti tutti i consigli, voglio presentarmi:

Sono Ginevra Bizzarri founder di “Metodo Ginetica” e “Metodo Ginetica Academy”, un’azienda che si occupa di aiutare gli studenti di tutte le età, offrendo servizi di supporto allo studio e percorsi dedicati.

Sono laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche e la mia missione è quella di aiutare più studenti possibili a vivere lo studio con più serenità e consapevolezza, costruendo una metodo di studio efficace e personalizzato!

presentazione metodo ginetica

Pianificazione dello studio

Sopravvivere alla maturità inizia da qui: da un piano di studio pensato bene, costruito su misura, che ti eviti il panico da “non ce la farò mai”.

Non serve impazzire, ma serve metodo.

La prima cosa da fare è suddividere il tempo che ti rimane in settimane e giorni, assegnando a ciascun blocco uno o più obiettivi chiari e raggiungibili.

Alterna materie pesanti a quelle più leggere, spezza lo studio in sessioni da massimo 50 minuti e non dimenticare mai di inserire delle pause vere, anche brevi, che ti aiutino a recuperare concentrazione.

Non basta studiare tanto, serve studiare bene. Le mappe concettuali sono alleate preziose: aiutano a collegare idee e visualizzare meglio il quadro generale, soprattutto in vista dell’orale.

I riassunti scritti a mano sono ancora più efficaci se li costruisci con le tue parole, perché ti obbligano a capire davvero cosa stai leggendo.

Tieni conto anche degli imprevisti: lascia sempre qualche spazio vuoto nella tua agenda settimanale per recuperare argomenti saltati o ripassare ciò che ti sembra ancora confuso.

Un piano ben fatto non è solo un modo per “fare tutto in tempo”, è una bussola mentale.

Quando sai cosa devi fare ogni giorno, ti senti più tranquillo, più sicuro. E soprattutto, più pronto.

Benessere fisico e mentale

come sopravvivere alla maturità guida pratica

Può sembrare banale, ma la verità è che senza un corpo che funziona bene, anche la mente fa fatica.

Durante il periodo della maturità, il benessere psicofisico è uno degli elementi più sottovalutati e allo stesso tempo più decisivi per arrivare lucidi all’esame.

Dormire poco per “guadagnare tempo” è una falsa scorciatoia: secondo numerosi studi scientifici, il sonno profondo aiuta il cervello a consolidare le informazioni apprese durante il giorno.

Dormire almeno 7-8 ore ogni notte non è un lusso, è parte integrante del tuo metodo di studio.

Anche l’attività fisica quotidiana, anche solo una camminata di 30 minuti o un po’ di stretching, ha un impatto diretto sulla concentrazione e sull’umore.

L’esercizio stimola la produzione di endorfine, riduce i livelli di stress e aumenta la capacità di focalizzarsi sui compiti.

Aggiungi a tutto questo un’alimentazione bilanciata, ricca di frutta, verdura, proteine e carboidrati complessi: sono il carburante che serve al cervello per restare attivo e performante.

Ecco come un’alimentazione sana può migliorare i tuoi voti.

Evita zuccheri e fast food, che danno un picco di energia momentaneo ma poi ti buttano giù.

E non dimenticare di bere. L’idratazione è spesso trascurata, ma anche una lieve disidratazione può ridurre la memoria a breve termine e la capacità di attenzione.

Avere una bottiglia d’acqua sulla scrivania mentre studi è un piccolo gesto che può fare una grande differenza.

Prendersi cura di sé non è tempo sprecato: è tempo investito per essere più lucido, più produttivo e meno in balia dello stress.

Perché sopravvivere alla maturità significa anche, e soprattutto, volersi bene mentre la si affronta.

Strategie per affrontare l’esame scritto

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Il giorno degli scritti non è solo una questione di conoscenze, ma anche di organizzazione.

Arrivare preparati significa sapere non solo cosa scrivere, ma anche come gestire tempo, energie e stress.

Prima di tutto, prepara un piccolo “kit di sopravvivenza”: acqua, snack leggeri (come frutta secca o un quadratino di cioccolato fondente), fazzoletti e una penna di riserva.

Evita cibi zuccherati o pesanti, che potrebbero rallentarti o farti calare la concentrazione nel momento clou.

Una volta ricevuta la traccia, prenditi 5-10 minuti per leggere tutto con calma.

Non scegliere d’impulso: rileggi, sottolinea parole chiave e rifletti sul tema più vicino alle tue conoscenze e al tuo stile.

È fondamentale interpretare bene la consegna: individua cosa ti chiede davvero, quali limiti ti impone e quali libertà ti lascia.

Se necessario, fai una scaletta veloce per organizzare le idee prima di iniziare a scrivere o a svolgere gli esercizi.

Durante la prova, gestisci il tempo in modo strategico.

Dividilo mentalmente in tre blocchi: scrittura, revisione e margine d’emergenza.

Lascia almeno 20-30 minuti finali per rileggere con attenzione, correggere eventuali errori e sistemare la forma.

Evita di consegnare di fretta: rileggere può salvarti da sviste banali che abbasserebbero il voto.

Infine, inserisci piccoli premi mentali durante la giornata: una pausa al bar dopo la prova, una serie tv la sera, una chiacchierata con gli amici.

Avere qualcosa di positivo da aspettare dopo ogni sforzo mantiene alto il morale e ti fa vivere l’esame con meno pressione.

Qui trovi altri consigli pratici per preparare un esame.

Sopravvivere alla maturità, anche nelle prove scritte, è questione di metodo, attenzione e cura per ogni dettaglio.

Strategie per affrontare l’esame orale

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L’orale non è una semplice interrogazione, è un confronto diretto con la commissione, ed è spesso il momento più temuto.

Per affrontarlo con sicurezza, la preparazione va oltre i contenuti: serve metodo, lucidità e un pizzico di strategia.

Parti da una mappa concettuale ben strutturata, che riassuma in modo visivo e logico gli argomenti che vuoi ripassare.

Deve essere chiara, ordinata, leggibile da lontano e utile come guida mentale: non deve sostituire il discorso, ma accompagnarlo.

Ripeti più volte a voce alta i collegamenti, fino a costruirti una sorta di sommario mentale da seguire con naturalezza, così da evitare blocchi o ripetizioni inutili.

Durante l’orale, mantieni un tono di voce sicuro e rilassato per sembrare sicuro.

Non devi sembrare un robot che recita a memoria, ma una persona consapevole e coinvolta in quello che dice.

Se arriva una domanda difficile o inaspettata, niente panico: ammetti con educazione di non ricordare quel passaggio, prova a ragionare ad alta voce o collegalo a qualcosa che sai.

La maturità non valuta la perfezione, ma la tua capacità di ragionare con intelligenza.

L’aspetto conta più di quanto si pensi.

Non serve vestirsi eleganti, ma curati sì: scegli un look sobrio, pulito, che ti faccia sentire a tuo agio. Evita abiti troppo casual o vistosi.

Anche il linguaggio del corpo dice molto: mantieni la postura dritta, guarda negli occhi chi ti parla, non agitare le mani in modo nervoso.

Se ti tremano le gambe, respira profondamente e focalizzati su una cosa alla volta. Parla con un ritmo chiaro e costante, senza correre: mostra che hai il controllo del discorso e del tempo.

Prepararsi all’orale vuol dire anche allenarsi alla pressione.

Simula l’interrogazione davanti a qualcuno, fatti fare domande, abituati a rispondere con calma anche quando non sei sicuro.

L’obiettivo non è sapere tutto, ma dimostrare che sei pronto ad affrontare il confronto con maturità.

Qui trovi altri consigli per preparare un esame orale.

Come personalizzare la tua esposizione e fare collegamenti interdisciplinari

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Uno degli aspetti più sottovalutati e allo stesso tempo più efficaci, per distinguersi all’orale è la capacità di rendere il proprio discorso autentico.

Personalizzare non significa uscire dal seminato, ma dare un’anima al proprio percorso.

Racconta come un determinato argomento ti ha colpito, collegalo a un’esperienza vissuta, a un libro letto fuori dal programma, a una curiosità che hai approfondito da solo.

Le opinioni contano: esprimere un pensiero critico, motivato e rispettoso, ti fa apparire preparato e consapevole.

I collegamenti tra materie, poi, non devono essere forzati, ma logici e coerenti.

Evita i classici “tema → storia → italiano” sempre uguali, ma prova a costruire una rete di relazioni che racconti un filo conduttore.

Parti da un’idea centrale e usala per attraversare ambiti diversi: ad esempio, il concetto di libertà può legarti a filosofia, storia, diritto, arte e persino scienze.

Questo tipo di costruzione mostra che non stai semplicemente elencando nozioni, ma stai costruendo un percorso personale, originale, ragionato.

La commissione non cerca solo studenti preparati, ma persone capaci di pensare e raccontare.

Inserire riferimenti culturali, stimoli presi dalla realtà o passioni personali dimostra che hai fatto tuo il contenuto, che lo hai messo in relazione con il mondo fuori dalla scuola.

E questo è ciò che ti fa restare impresso. Se vuoi davvero sopravvivere alla maturità, fallo a modo tuo. Racconta chi sei, non solo cosa hai studiato.

Come sopravvivere alla maturità: tecniche di rilassamento pre esame

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Le 48 ore prima dell’esame non servono per imparare cose nuove, ma per consolidare ciò che già sai e, soprattutto, per mantenere la calma.

Continuare a studiare fino all’ultimo minuto genera solo ansia e confusione.

È proprio in questo momento che il cervello ha bisogno di spazio per rielaborare le informazioni e fissarle nella memoria a lungo termine.

Fermarsi non è un atto di pigrizia, è una scelta strategica.

Interrompi lo studio il giorno prima o, al massimo, limitati a un leggero ripasso al mattino, senza approfondire o aggiungere contenuti nuovi.

Per tenere a bada la tensione, utilizza esercizi di respirazione profonda: inspira lentamente dal naso per 4 secondi, trattieni per 4, espira dalla bocca per 6.

Bastano pochi minuti per abbassare il battito cardiaco e ridurre lo stato d’allerta del sistema nervoso.

Se ti servono altri consigli per gestire l’ansia pre esame, li trovi qui.

Evita la caffeina e le bevande zuccherati, che aumentano agitazione e possono disturbare il sonno.

Piuttosto, fai una camminata all’aria aperta, un po’ di stretching o qualche esercizio a corpo libero: attivare il fisico aiuta la mente a scaricare la tensione in modo naturale.

Se hai voglia di ripassare, fallo con il corpo: muoviti mentre ripeti, cammina, usa le mani, associa i concetti a gesti o immagini.

Studiare “con tutto te stesso” aiuta la memoria cinestetica e ti fa sentire più coinvolto.

Ricorda che il tuo cervello è già saturo: ha solo bisogno di tranquillità per fare ordine.

Dormi bene, mangia leggero e stacca almeno qualche ora prima dell’esame: essere riposati vale più di mille pagine lette di fretta.

Conclusione e suggerimento post esame

Quando l’ultima prova finisce e puoi finalmente uscire da quell’aula, respira a fondo: ce l’hai fatta.

È il momento di celebrare, di lasciarti andare, di vivere quella leggerezza che ti sei guadagnato giorno dopo giorno.

Festeggia con chi ti è stato accanto: amici, famiglia, compagni di classe.

Che sia una pizza, un’uscita all’alba o semplicemente una giornata sul divano senza pensieri, onora questo traguardo.

Non è solo un esame, è la fine di un ciclo e merita di essere vissuta fino in fondo.

Qualunque sia il voto finale, accettalo con serenità.

Non definisce chi sei, né quanto vali.

È solo un numero, non il riassunto della tua intelligenza o del tuo futuro.

L’importante è aver affrontato il percorso con impegno e aver dato il massimo nelle condizioni in cui eri.

Adesso guarda avanti: forse hai già un piano preciso, forse no. Entrambe le cose vanno bene.

Prenditi del tempo per pensare ai tuoi prossimi passi, che siano un’università, un corso professionale, un gap year per capire cosa vuoi davvero o semplicemente un’estate per ricaricare le energie.

La maturità non è un punto di arrivo, ma un passaggio. Un ponte tra ciò che sei stato e ciò che puoi diventare.

Attraversalo con orgoglio e poi continua il tuo cammino. Hai ancora tantissimo da scoprire.

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Alla tua rivoluzione,

Ginevra

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