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Metodo di studio

Come riprendere a studiare dopo le vacanze: strategie pratiche per ritrovare il ritmo

di 17 September 20254 Comments10 min read
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Dopo settimane di relax, giornate senza orari e una routine completamente diversa, tornare alla scrivania con i libri aperti può sembrare quasi impossibile.

Il corpo è ancora rallentato, la mente vaga tra ricordi estivi e il solo pensiero degli esami o delle lezioni da seguire genera ansia e demotivazione.

È una sensazione comune, che molti studenti vivono ogni anno con il rientro dalle vacanze. Ma non si tratta di pigrizia: è semplicemente il risultato di un cambio netto nei ritmi e nelle abitudini.

Il problema non è tanto lo studio in sé, ma il modo in cui ci si approccia alla ripartenza. Invece di forzarti a rientrare subito a pieno regime, serve un metodo progressivo, che ti permetta di ritrovare la concentrazione e l’energia mentale con equilibrio.

In questo articolo trovi una guida pratica su come riprendere a studiare dopo le vacanze: ti aiuterà a superare il blocco iniziale, riorganizzare le giornate e tornare produttivo senza stress, un passo alla volta.

Ma prima di iniziare a darti tutti i consigli, voglio presentarmi:

Sono Ginevra Bizzarri founder di “Metodo Ginetica” e “Metodo Ginetica Academy”, un’azienda che si occupa di aiutare gli studenti di tutte le età, offrendo servizi di supporto allo studio e percorsi dedicati.

Sono laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche e la mia missione è quella di aiutare più studenti possibili a vivere lo studio con più serenità e consapevolezza, costruendo una metodo di studio efficace e personalizzato!

Presentazione servizi metodo Ginetica

Riprendere il ritmo dopo le vacanze: perché è così difficile

Tornare a studiare dopo le vacanze è molto più di un semplice cambio di attività: è un vero e proprio passaggio da uno stato mentale all’altro.

Durante la pausa estiva, il cervello si abitua a ritmi lenti, poco strutturati, in cui il tempo libero ha preso il posto degli obiettivi accademici.

Quando arriva il momento di rimettersi a studiare, è normale sentirsi spaesati, privi di energia e con la motivazione al minimo.

Non è solo questione di pigrizia. Molti studenti si trovano a vivere una forma di blocco iniziale, fatta di pensieri confusi, difficoltà a concentrarsi e senso di colpa per non riuscire a “ripartire come si deve”.

Si ha la sensazione di essere rimasti indietro rispetto agli altri, o di aver dimenticato tutto ciò che si era studiato prima delle vacanze.

I segni più comuni che molti studenti sperimentano

In questa fase si possono manifestare segnali precisi: stanchezza mentale già dopo pochi minuti di lettura, difficoltà a mantenere l’attenzione anche su contenuti semplici, un calo drastico della voglia di mettersi alla scrivania, oppure un senso di pressione costante legato agli esami che si avvicinano.

Alcuni studenti raccontano di sentirsi inadeguati o “fuori forma”, come se lo studio fosse diventato all’improvviso troppo pesante.

E non sono solo sensazioni, infatti ci sono studi recenti in ambito psicologico (Mauri et al., 2021; Santoro & Bianchi, 2020) confermano che il rientro da una lunga pausa può generare effetti sul piano emotivo e cognitivo, simili a un vero e proprio cambio di stagione mentale.

Questo impatto si acuisce nei contesti universitari, dove i carichi di studio sono auto-gestiti e la pressione sugli obiettivi personali è molto alta.

Questa sensazione di blocco non significa che non sei è motivato o che che hai “perso tempo”: è un passaggio naturale e il primo passo per uscirne è riconoscerlo.

Come riprendere a studiare dopo le vacanze: evitare la full immersion è la scelta più intelligente

Come riprendere a studiare dopo le vacanze come si fa

Molti studenti, presi dal senso di colpa o dall’ansia per gli esami imminenti, credono che la soluzione migliore per recuperare il tempo perso sia buttarsi subito in giornate di studio senza fine.

Ore e ore consecutive alla scrivania, senza pause, con l’illusione di recuperare il tempo in una settimana.

Ma questa strategia non solo è inefficace, è anche dannosa.

Infatti, sessioni di studio troppo lunghe e intense portano rapidamente a un calo dell’attenzione, un aumento dello stress e una netta riduzione della memoria a lungo termine (Karpicke & Roediger, 2008).

Il nostro cervello, soprattutto dopo un periodo di inattività prolungata come le vacanze, ha bisogno di tempo per rientrare nel ritmo.

Meglio poco ma bene: la regola del graduale

Per ricominciare a studiare dopo le vacanze, è preferibile adottare un approccio più sostenibile: ripartire con sessioni brevi, anche solo di 1 o 2 ore al giorno nei primi giorni, alternando studio e pause.

Questo consente alla mente di riabituarsi gradualmente allo sforzo cognitivo, evitando sovraccarichi che portano a frustrazione e blocchi, in quanto il recupero dell’efficienza mentale avviene più rapidamente quando lo sforzo è distribuito in modo progressivo, piuttosto che concentrato in poche giornate di lavoro intenso (Boekaerts, 2011).

Inoltre, inserire piccole gratificazioni e momenti di pausa, anche semplicemente una passeggiata o una pausa caffè, rafforza l’associazione positiva con lo studio e aiuta a mantenere alta la motivazione.

Il ritmo giusto per rientrare davvero

L’obiettivo nei primi giorni non è “fare tutto”, ma riattivare la macchina.

Un ritmo dolce ma costante permette di ritrovare attenzione, lucidità e concentrazione, ponendo le basi per aumentare in modo naturale il numero di ore e la complessità degli argomenti affrontati.

È come rimettersi in forma: non si parte da una maratona, ma da camminate brevi e costanti. Vale lo stesso per lo studio.

Adottare questo approccio aiuta anche a evitare il burnout accademico, fenomeno sempre più diffuso tra studenti universitari, spesso causato da pressioni autoimposte e aspettative irrealistiche.

In questa fase, quindi, il miglior consiglio è: studia meno, ma fallo meglio.

Ritrovare il ritmo: riparti regolando sonno e orari quotidiani

Come riprendere a studiare dopo le vacanze strategie

Dopo settimane in cui andare a dormire tardi e svegliarsi a caso è stata la norma, uno dei primi passi per tornare produttivo è ristabilire un ciclo sonno-veglia regolare.

Non si tratta solo di “svegliarsi presto”, ma di dare al corpo e al cervello segnali chiari e costanti che è il momento di rientrare in modalità studio.

Diverse ricerche (Hirshkowitz et al., 2015) mostrano come la qualità e la regolarità del sonno abbiano un impatto diretto sulla memoria, l’attenzione e la capacità di apprendimento: se dormi male o in modo irregolare, studiare diventa automaticamente più difficile.

Come rientrare nel ritmo senza traumi

Non serve stravolgere tutto in un giorno. Quello che puoi fare è cominciare ad anticipare la sveglia di 15‑20 minuti ogni giorno, fino a tornare all’orario che userai per le lezioni o le giornate di studio.

Lo stesso vale per l’orario in cui vai a dormire: niente binge-watching notturno o scroll su TikTok fino alle 2.

Il consiglio è semplice: imposta un orario fisso di sonno e rispettalo per almeno 5‑7 giorni consecutivi.

Il tuo ritmo circadiano si adatterà gradualmente e ti sentirai più energico già dalla seconda settimana.

Routine mattutina: la miccia della tua giornata

Creare una routine mattutina semplice e ripetibile è uno dei modi più efficaci per aiutare il cervello a riattivarsi dopo il periodo di pausa.

Non serve fare mille cose: basta scegliere pochi gesti da ripetere ogni mattina, sempre nello stesso ordine.

Rifare il letto, aprire le finestre, farsi una doccia veloce, bere un bicchiere d’acqua o fare cinque minuti di stretching. Anche una colazione senza cellulare può diventare un rituale potente.

Questi piccoli comportamenti sono fondamentali perché fungono da “innesco”, ovvero da segnali che indicano al cervello che la giornata è iniziata e che è il momento di concentrarsi.

Se ripetuti con costanza, aiutano a passare dalla modalità vacanza a quella studio in modo naturale, senza traumi.

E anche nei giorni in cui la motivazione manca, quella routine sarà lì a tenerti in carreggiata.

Qui trovi anche una guida su come costruire una routine di studio davvero efficace.

Organizza il tuo studio con un piano concreto e realistico

Una delle difficoltà principali nel tornare a studiare dopo una lunga pausa è la mancanza di una direzione chiara.

Per questo motivo è fondamentale pianificare il tuo rientro in modo pratico, con un piano di studio settimanale e giornaliero che tenga conto del carico reale, delle tue energie e degli eventuali imprevisti.

Definisci obiettivi specifici e misurabili

Inizia suddividendo gli argomenti o i materiali da studiare in blocchi chiari.

Ogni giorno dovresti sapere quante pagine leggere, quali capitoli affrontare o quanto tempo dedicare a un determinato argomento.

Un piano vago non ti aiuterà: hai bisogno di obiettivi concreti e realistici che puoi monitorare. Se possibile, usa app per l’organizzazione come calendari, planner digitali o semplici tabelle Excel.

Lavora per settimane, non per giornate isolate

Costruisci una visione d’insieme su base settimanale: questo ti permette di avere più flessibilità nei giorni più impegnativi, inserendo dei tempi di recupero in caso di contrattempi.

Evita piani troppo rigidi o perfetti sulla carta, perché generano frustrazione e senso di fallimento al primo imprevisto.

Studia il tempo che serve, non quello che ti “sembra giusto”

Evita di fissare ore di studio troppo lunghe o troppo corte solo in base a come ti senti.

Osserva i tuoi ritmi: per quanto riesci a restare concentrato? Quali sono i momenti della giornata in cui rendi di più?

Allenati a migliorare la durata e la qualità delle sessioni, ma senza forzature: stabilire obiettivi realistici e suddivisi nel tempo (micro obiettivi) aumentano l’autoefficacia percepita negli studenti.

Inoltre, inserisci momenti di pausa reali, ad esempio utilizzando il metodo pomodoro, e prevedi del tempo per eventuali giornate “no”.

Nessun piano di studio dovrebbe essere pensato come una corsa contro il tempo.

Il piano settimanale ti protegge dal burnout e ti permette di restare costante nel lungo periodo, che è il vero segreto per preparare bene gli esami.

Parti, anche se non ti senti pronto: il blocco è tutto nella testa

Come riprendere a studiare dopo le vacanze

Pensare di dover essere carico, ispirato o perfettamente organizzato prima di iniziare a studiare è uno dei blocchi più comuni. Ma è un’illusione.

La motivazione non arriva prima dell’azione: è spesso l’effetto dell’azione stessa.

Come dimostrato da alcuni studi sul comportamento (Prochaska & DiClemente, 1982), è l’attivazione, anche minima, a generare slancio.

Rimandare perché “non si è dell’umore giusto” tende invece ad aumentare l’ansia, alimentare il senso di colpa e creare un circolo vizioso che spegne ogni voglia.

Meglio un passo storto che stare fermi

In questa fase non serve puntare alla performance perfetta.

Inizia con poco: dieci minuti, un argomento facile, anche solo il gesto di sederti alla scrivania e aprire i materiali.

Quel gesto rompe l’inerzia e ti aiuta a rientrare nel mindset giusto: in pratica ci convinciamo di chi siamo osservando le nostre azioni.

Se ti comporti da studente attivo, anche solo per pochi minuti, il tuo cervello inizierà a crederci.

Smetti di giudicarti, inizia ad agire

Il primo ostacolo non è la mole di studio, ma il giudizio che dai a te stesso: “Sono indietro”, “Non ce la farò mai”, “Sono pigro”.

Interrompi questo flusso con un’azione concreta. Più resti nel limbo del “ci penso domani”, più quel pensiero diventa pesante.

Anche un piccolo passo può alleggerire la testa e farti sentire di nuovo in controllo.

Come direbbe un vecchio professore: è più utile un’ora di studio reale che dieci ore passate a lamentarsi di non avere voglia.

Conclusioni

Riprendere a studiare dopo le vacanze non è questione di forza di volontà o di sacrificio estremo, ma di metodo, pazienza e ascolto di sé.

Ogni piccolo passo che fai oggi costruisce la tua capacità di affrontare i prossimi mesi con più equilibrio e meno stress.

Non serve strafare, non serve essere perfetti: serve partire, un giorno alla volta, con un piano chiaro e realistico.

E se ti sembra difficile, ricordati che sei in buona compagnia: tutti, anche i più motivati, fanno fatica a ripartire. L’unica vera differenza è chi sceglie di iniziare comunque.

Prima di salutarci, un ultimo consiglio: seguimi su Instagram e iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato su tips utili e sui nostri servizi.

“Alla tua rivoluzione”

Ginevra

Come si fa a trovare la motivazione per studiare?

Per trovare la motivazione a studiare, devi prima di tutto stabilire obiettivi chiari e realistici, creare una routine di studio e un ambiente privo di distrazioni, suddividere il lavoro in compiti più piccoli e premiarti al raggiungimento dei traguardi.

Come riprendere il ritmo di studio?

Per riprendere il ritmo di studio, è importante procedere gradualmente. Inizia con sessioni di studio brevi e aumenta il tempo dedicato ai libri giorno dopo giorno. È utile anche ripristinare un corretto ciclo sonno-veglia e pianificare il tempo a disposizione per gestire lo studio e le pause.

Quante ore al giorno studiare per l’università?

Non esiste un numero fisso di ore, ma gli esperti consigliano in media 4-6 ore al giorno, intervallate da pause regolari. La qualità dello studio è più importante della quantità, quindi è fondamentale concentrarsi e non distrarsi durante le sessioni.

4 Comments

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